06 February 2009
Maiacetus inuus: il 'nuovo' antenato dei cetacei
Confermata l’ipotesi che i più antichi antenati dei cetacei attuali avessero origini terrestri.
In Pakistan sono stati rinvenuti i resti di un nuovo Protocetide, il Maiacetus inuus, un animale vissuto 49-37 milioni di anni fa che conduceva una vita semiacquatica. Gli scheletri appartengono a una femmina lunga 2,6 metri con il suo feto e a un altro esemplare maschio leggermente più lungo.
Di particolare interesse è la posizione del feto nel corpo della madre. Il piccolo, quasi pronto per nascere, è in posizione cefalica e ciò differisce dagli attuali cetacei che invece si presentano ‘di coda’. Secondo i ricercatori questo suggerisce che il M. inuus, non essendo ancora completamente adattato alla vita acquatica, fosse costretto a partorire a terra. Questa caratteristica è coerente con la morfologia scheletrica, che consentiva all'animale di sostenere il suo peso sulla terra. Precedenti teorie sull’appartenenza dei Protocetidi al mondo anfibio vengono quindi scalzate dalla recente scoperta.
Giuseppe Notarbartolo di Sciara, Presidente onorario di Tethys, intervistato dal Corriere della Sera, ha commentato così la notizia: “Conosciamo così poco sulla storia evolutiva dei cetacei che la scoperta di un fossile di cetaceo con il feto è straordinaria, unica. La nascita è un momento drammatico nella vita dei cetacei attuali, perché partoriscono nell’acqua un piccolo che respira aria. E’ stato un giro di boa importante nella loro evoluzione. Questa scoperta è come una finestra aperta su uno stadio intermedio delle modalità di riproduzione. E’ come il fotogramma di un film”.
Silvia Bonizzoni
---
Immagine: Scheletro di una femmina adulta di Maiacetus inuus (ossa rosa) e del suo feto (ossa azzurre)
Gingerich P.D., ul-Haq M., von Koenigswald W., Sanders W.J., Smith B.H., Zalmout I.S. 2009. New Protocetid whale from the Middle Eocene of Pakistan: birth on land, precocial development, and sexual dimorphism. PLoS ONE 4(2): e4366.
ABSTRACT: Protocetidae are middle Eocene (49-37 Ma) archaeocete predators ancestral to later whales. They are found in marine sedimentary rocks, but retain four legs and were not yet fully aquatic. Protocetids have been interpreted as amphibious, feeding in the sea but returning to land to rest. Two adult skeletons of a new 2.6 meter long protocetid, Maiacetus inuus, are described from the early middle Eocene Habib Rahi Formation of Pakistan. M. inuus differs from contemporary archaic whales in having a fused mandibular symphysis, distinctive astragalus bones in the ankle, and a less hind-limb dominated postcranial skeleton. One adult skeleton is female and bears the skull and partial skeleton of a single large near-term fetus. The fetal skeleton is positioned for head-first delivery, which typifies land mammals but not extant whales, evidence that birth took place on land. The fetal skeleton has permanent first molars well mineralized, which indicates precocial development at birth. Precocial development, with attendant size and mobility, were as critical for survival of a neonate at the land-sea interface in the Eocene as they are today. The second adult skeleton is the most complete known for a protocetid. The vertebral column, preserved in articulation, has 7 cervicals, 13 thoracics, 6 lumbars, 4 sacrals, and 21 caudals. All four limbs are preserved with hands and feet. This adult is 12% larger in linear dimensions than the female skeleton, on average, has canine teeth that are 20% larger, and is interpreted as male. Moderate sexual dimorphism indicates limited male-male competition during breeding, which in turn suggests little aggregation of food or shelter in the environment inhabited by protocetids. Discovery of a near-term fetus positioned for head-first delivery provides important evidence that early protocetid whales gave birth on land. This is consistent with skeletal morphology enabling Maiacetus to support its weight on land and corroborates previous ideas that protocetids were amphibious. Specimens this complete are virtual ‘Rosetta stones’ providing insight into functional capabilities and life history of extinct animals that cannot be gained any other way.
Per maggiori informazioni:
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie
http://it.wikipedia.org/wiki/Evoluzione_dei_cetacei
No comments:
Post a Comment